“Dialoghi con gli investitori” è un progetto editoriale di Quaestio che prevede il coinvolgimento degli investitori istituzionali. L'idea nasce dal fatto che spesso manca, da parte sia del pubblico non specializzato ma anche da quello specializzato, la consapevolezza che gli investimenti di un ente sono solo il tramite (e non il fine) per addivenire a obiettivi di più ampio respiro.
09 Gen 2023
Roberto Reggi, Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Alberto Massa, Head of Sales & Marketing
L’andamento che hanno avuto i mercati finanziari nel corso del 2022, penalizza in modo rilevante gli investitori istituzionali, fra i quali si colloca Fondazione. In tale contesto è necessario evidenziare che, statutariamente, Fondazione persegue l’obiettivo di amministrare, conservare e accrescere il proprio patrimonio, al fine di perseguire esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo socio economico dei propri territori di riferimento. Fondazione ricerca quindi gestori che, con l’adozione di adeguate politiche di investimento, siano in grado di salvaguardare al meglio il valore del patrimonio, generando un rendimento adeguato e coerente con il livello di rischio ritenuto ammissibile. Il rapporto con l’asset manager deve essere costante e deve svilupparsi anche mediante il confronto periodico, con i vari organi di Fondazione, riguardo le politiche di investimento e la loro motivazione, in considerazione del contesto economico – finanziario, nel quale di tempo in tempo si opera. Fondazione, quale investitore istituzionale, opera con una prospettiva temporale di medio – lungo periodo per cui il rapporto con l’asset manager passa, inevitabilmente, attraverso la condivisione e la definizione di una asset allocation strategica, dalla quale Fondazione ottiene le risorse necessarie per lo svolgimento della propria attività istituzionale. La prospettiva di medio – lungo periodo che caratterizza gli investimenti finanziari di Fondazione non può e non deve trascurare l’esigenza che il portafoglio finanziario generi periodicamente i proventi che Fondazione, dopo aver effettuato i previsti accantonamenti alle varie riserve patrimoniali, destina annualmente alla propria attività erogativa istituzionale.
Le attuali previsioni sull’andamento dell’economia italiana paiono non orientate ad un particolare ottimismo. Gli scenari macro economici, delineati dai principali enti di ricerca, sia nazionali, sia internazionali, evidenziano che l’inflazione resterà elevata anche nel prossimo anno; si ritiene altresì probabile una recessione economica, la cui intensità, però, dovrebbe essere abbastanza contenuta. I prezzi dell’energia restano molto elevati, anche a causa del conflitto scatenato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Diversi segnali indicano che la crescita economica italiana rallenterà rispetto a quanto registrato nel corrente anno 2022; il contesto è quindi molto incerto e ciò determina ricadute negative sulle fasce più deboli della popolazione italiana, come certificato dall’aumento del numero di italiani che vivono la condizione della povertà assoluta.
L’elevata inflazione che sta interessando l’intera Europa sta inducendo la Banca Centrale Europea ad adottare politiche monetarie restrittive, sia con l’aumento dei tassi di interesse, sia con la riduzione dell’acquisto di titoli; ciò determina un inevitabile impatto negativo sulla crescita economica. È certamente molto importante riportare l’inflazione ad un tasso annuo di circa il 2%, ma è altrettanto fondamentale che politiche monetarie troppo restrittive non causino una recessione economica di vasta portata i cui effetti, alcuni dei quali assolutamente imprevedibili, potrebbero protrarsi per un periodo più lungo di quello previsto.
Le prospettive dell’economia italiana per l’anno 2023 dipenderanno anche dall’andamento delle economie degli altri paesi; considerato che l’Italia è un paese esportatore questo potrebbe essere un fattore in grado di sostenere, anche se in modo parziale, l’economia nazionale.
In conclusione, per l’economia italiana l’anno 2023 non pare essere improntato a prospettive ottimistiche, ma nemmeno drammatiche.
Il primo obiettivo che Fondazione persegue dai propri investimenti finanziari è quello di salvaguardare il proprio patrimonio. Per dare concreta attuazione a ciò, gli investimenti finanziari sono improntati alla prudenza, nel rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa, dallo statuto, nonché dal protocollo ACRI – MEF del 2015 e tendono ad ottimizzare la redditività ed il rischio del portafoglio nel suo complesso.
Fondazione persegue anche l’obiettivo di stabilizzare l’ammontare annuo dei proventi che ottiene dagli investimenti finanziari; a tale scopo alle partecipazioni strategiche si affiancano, di volta in volta in considerazione del contesto economico e finanziario del momento, investimenti che nel tempo siano in grado di generare proventi prevedibili e stabili.
Fondazione sostiene i propri territori di riferimento, la provincia di Piacenza e il comune di Vigevano, sia sviluppando progetti propri, sia con erogazioni liberali per sostenere iniziative e progetti di istituzioni, di enti senza scopo di lucro e di associazioni.
Nello svolgimento della propria attività istituzionale, Fondazione presta particolare attenzione al settore della famiglia e del welfare sociale.
Una delle principali iniziative che Fondazione ha sostenuto nel corso dell’anno 2022 è stata quella di sostenere gli enti locali del territorio nelle attività di progettazione di infrastrutture sociali, di grande rilevanza, che accedono alle risorse rese disponibili dal PNRR o da altre programmazioni europee, nazionali o regionali. L’effetto leva, che i contributi erogati attraverso il bando della Fondazione hanno consentito di realizzare, è stimato in 1 a 50.
Un ulteriore aspetto che si intende evidenziare è quello che Fondazione impronta la propria attività erogativa alla sussidiarietà. In tale contesto Fondazione si pone come attivatore di sviluppo della comunità attraverso collaborazioni stabili con le istituzioni operanti sui territori di riferimento, favorendo importanti sinergie che consentono di ottimizzare e moltiplicare le erogazioni liberali concesse.
(data dell'intervista 19 dicembre 2022).
Questa è una comunicazione di marketing.
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